Non si riferiva alla Microcogenerazione, ma una famosa voce americana cantava questo brano e oggi possiamo dire che trova attualità in un altro contesto.

In tempi di corsa all’efficienza per la riduzione dei costi e la competitività sul mercato, la microcogenerazione genera un interesse crescente nel palcoscenico delle fonti di energie alternative.

La tecnologia è molto nota nelle applicazioni industriali di grande potenza (oltre i 50kW) ma meno conosciuta negli ambiti industriali medio piccoli e nel settore terziario dove per l’appunto, oltre ad esistere una normativa diversa, si prevede nei prossimi anni uno sviluppo maggiore ed esponenziale poi con l’ingresso nelle reti anche dell’idrogeno (progetto SNAM in corso).
Negli impianti pubblici quali ospedali e simili sono da anni un investimento strutturale e oggi hanno assunto un peso ancor maggiore grazie alle economie di mercato generatesi da un numero crescente di produttori e di realizzazioni.
La rincorsa inoltre alle politiche di adeguamento alle direttive in tema di ambiente stanno generando una forte richiesta e di sviluppo di nuova ingegneria che ha portato a prodotti più efficienti, meno rumorosi e più compatti, facilitandone oggi l’applicazione anche in ambiti minori.

il principio di funzionamento della microcogenerazione domestica qual è?
Grazie a motori endotermici alimentati a gas viene prodotta energia elettrica dall’abbinamento con un alternatore, ed inoltre, attraverso il recupero dell’energia termica, il processo permette la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento.

le forme di investimento?
La spesa per questa tecnologia può essere diluita nel tempo e garantisce un rientro entro 3 anni dall’installazione.
Trattasi inoltre di un investimento che può essere collegato a più forme di incentivi: ecobonus, certificati bianchi, etc

quali sono i requisiti?
Piccola e media industria: birrifici, caseifici, macelli, prosciuttifici, concerie, lavanderie, verniciature, piccole industrie chimiche, etc
Terziario e servizi: hotel, alberghi, ristoranti, agriturismi, piscine, centri sportivi, case di riposo, piccoli centri commerciali
attività di processo 16 ore giorno (2 turni) per > 3000 ore anno e consumi indicativi pari a:
– 20.000 Smc per costi indicativi 10.000€/anno
– 80.000-100.000 kWhe per costi indicativi 20.000€/anno

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